domenica 21 aprile 2024

Santa Apollonia - San Giacomo

 

21 aprile 2024 - 1804

Santa Apollonia - San Giacomo

(ST. Apollonia - St.Jakob)

 

A pochi chilometri da Bolzano facciamo una breve escursione che partendo da Sirmiano di Sopra ci porta a Grissiano piccolo paesino immerso nella natura e nella tranquillità e noto per la chiesa di San Giacomo riccamente affrescata.

 

L'utilizzo delle fotografie e del testo è soggetto a COPYRIGHT (C)

tuttavia, non ho difficoltà ad autorizzarne la pubblicazione ed eventualmente

anche a fornire file fotografici con maggior definizione. Scrivetemi: mfgardini@gmail.com

 

Zona: Val d'Adige-Merano

Gruppo: C.na della Mendola-Roen-Cime di Vigo

Mappe: 4LAND: 155-TABACCO: 042

Dislivello metri: 280         Tempi ore: 2:10 

Distanza Km: 5,7               Valutazione: E

Itinerario: Posteggio S.Apollonia (905), punto basso (825), S. Giacomo (921), bivio 7-7A (900), Grissiano bivio 8-7 (839), bivio 8-8A (890), posteggio (905)

 

In una giornata in cui le previsioni del tempo prevedono pioggia, da Nalles in Val d’Adige, raggiungiamo la località Sirmiano di Sopra e lasciamo la macchina nei grandi posteggi che si trovano alla base dello sperone roccioso su cui si trova la chiesa di Sant’Apollonia.

Siamo a quota 905 e da qui, pochi metri prima del posteggio, parte il sentiero 8A per St. Jakob. In partenza un cartello avvisa che, in caso di tanta acqua nei torrenti, il transito potrebbe essere difficoltoso. In discesa, raggiungiamo un antico ricovero in sasso e a m 865 il torrente, annunciato in partenza, che dobbiamo guadare e che con qualche precauzione superiamo.


Ora si procede in ripida salita su un sentiero accidentato e a m 890 raggiungiamo l’incrocio col sentiero 8 e 7A. Ci troviamo ai piedi della chiesa di San Giacomo che raggiungiamo dopo una breve salita (Foto 1).


All’esterno una tabella trilingue spiega: L’iscrizione nell’abside attesta la consacrazione della chiesa nel 1142. Intorno al 1210, l’abside e l’arco trionfale furono ridipinti, raffigurando le offerte sacrificali di Caino e Abele, oltre al sacrificio di Abramo. Questi affreschi rendono la Chiesa di San Giacomo uno dei più importanti monumenti romanici del Sudtirolo. Dopo l’aggiunta del campanile intorno al 1380, gli interni e la facciata sud vengono decorati con affreschi gotici. La statua lignea di San Giacomo risale al 1520 circa, mentre sulla parete ovest si trovano due altari barocchi. Sotto la chiesa si trova un’edicola votiva con affreschi risalenti al 1440 circa (Foto 2).



Rientrati al sottostante bivio, prendiamo il sentiero 7A che dopo un tratto nel bosco in leggera salita raggiunge a m 900 la forestale con segnavia 7 che corre al limitare di ampi prati con bella vista verso i masi di Grissiano e verso Sciliar, Catinaccio e Latemar. Si scorge anche la piana di Bolzano (Foto 3-4).


Giunti nei pressi del ristorante Schmiederhof pieghiamo a destra e prendiamo la strada sterrata corrispondente al sentiero spirituale dedicato ai sette sacramenti. È un percorso affiancato da colonne create dall’artista del vetro Christoph Gabrieli di Tesimo (Foto 5).


Giungiamo così di nuovo al bivio sottostante la chiesa di San Giacomo e questa volta procediamo in direzione di S.Apollonia seguendo la forestale con segnavia 8. Con alcuni saliscendi, di nuovo un guado e belle inquadrature della Chiesa di S.Apollonia dall’alto (Foto 6), rientriamo al posteggio.

Piacevole pranzo al ristorante Apollonia e quindi per completare la giornata con una breve rampa lastricata raggiungiamo la chiesetta di S. Apollonia, posta in posizione panoramica sulla Val d’Adige.

mercoledì 17 aprile 2024

Gsindboden a Naturno

 

17 aprile 2024 - 1803

Gsindboden a Naturno

 

Cercavamo un’escursione che ci facesse ammirare la fioritura dei meleti in Val Venosta e il percorso circolare denominato “Gsinboden” tracciato sulle mappe nei pressi di Naturno, ci sembrava rispondere alle nostre aspettative. Purtroppo, ci siamo ritrovati in una giornata nuvolosa con vento freddo e con la fioritura dei meli ormai agli sgoccioli.

 

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Zona: Val Venosta

Gruppo: Ortles e Cevedale

Mappe: 4LAND: 185 - TABACCO: 011

Dislivello metri: 200         Tempi ore: 1:45 

Distanza Km: 4,8               Valutazione: T

Itinerario: Cirlano (575), Wald-Schenke (675), Gsindboden (776), Tschirlander Hoad (735), Cirlano (575)

 

Da Naturno ci portiamo nella frazione di Cirlano / Tschirland e posteggiamo nei pressi della chiesa di S.Osvaldo, del 1700, dal campanile gotico particolarmente acuto e con all’interno affreschi di Simon Ybertracher.


A pochi metri dalla chiesa troviamo la doppia indicazione “Rundweg Gsindboden” avente come pittogramma una farfalla. L’indicazione è doppia perché seguendola in senso orario dà la località Gsindboden a 50’ e in senso antiorario a 40’. Preso il senso orario percorriamo una strada che corre fra i filari dei meleti purtroppo già al termine della fioritura (Foto 1)


e con questa raggiungiamo a m 676 il Ristorante Wald-Schenke affiancato da un parco giochi. Si prosegue su strada forestale affiancati da una pista per mountainbike con curve paraboliche (Foto 2)


e giunti a m 750 ci immettiamo nel sentiero 11. Più avanti arriviamo al tunnel di un’antica cava di quarzo (Foto 3)


e al tabellone che illustra le caratteristiche di questo materiale e l’utilizzo che ne venne fatto particolarmente nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Il sentiero prosegue, a tratti munito di parapetto, e a m 775 raggiunge l’area di sosta denominata Gsindboden (Foto 4).



Una croce, tavoli, panche e una piattaforma da cui ammirare la Val d’Adige e la Val Senales con Castel Juval in primo piano (Foto 5-6).


Continuando a seguire il Rundweg, ora in discesa, raggiungiamo una recinzione al cui cancello d’entrata è posto il cartello “MONUMENTO NATURALE – Tschirlander Hoad”. È un pascolo con alberatura rada e con un terreno pietroso ricoperto da una brughiera formata da ginepro, crespino, ligustro, olivella ecc. che va accuratamente curato, e per questo monumento naturale. All’uscita della zona recintata le prime case di Cirlano e la strada che ci riporta alla chiesa di Sant’ Osvaldo (Foto 7).